Foglietto del 23 Febbraio 2020

“IL PRIMO PASSO CORAGGIOSO”

Una serie di situazioni molto concrete: schiaffo, tunica, miglio. E soluzioni in sintonia: l’altra guancia, il mantello, due miglia. La semplicità del vangelo! Niente che un bambino non possa capire, nessuna teoria astratta e complicata, ma la proposta di gesti quotidiani, la santità di ogni giorno, che sa di abiti, di strade, di gesti, di polvere. E di rischio. E poi apre feritoie sull’infinito: siate perfetti come il Padre, siate figli del Padre che fa sorgere il sole sui cattivi e sui buoni. Fare ciò che Dio fa, essere come il Padre, qui è tutta l’etica biblica. E che cosa fa il Padre? Fa sorgere il sole.

Mi piace questo Dio solare, luminoso, splendente di vita, il Dio che presiede alla nascita di ogni nostro mattino. Il sole, come Dio, non si merita, si accoglie. E Dio, come il sole, si trasforma in un mistero gaudioso, da godere prima che da capire. Fa sorgere il sole sui cattivi e sui buoni. Addirittura Gesù inizia dai cattivi, forse perché i loro occhi sono più in debito di luce, più in ansia. Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra. Cristo degli uomini liberi, padroni delle proprie scelte anche davanti al male, capaci di disinnescare la spirale della vendetta e di inventarsi qualcosa, un gesto, una parola, che faccia saltare i piani e che disarmi. Così semplice il suo modo di amare e così rischioso. E tuttavia il cristianesimo non è una religione di battuti e sottomessi, di umiliati che non reagiscono. Non passività, non sottomissione debole, quello che Gesù propone è una presa di posizione coraggiosa: tu porgi, fai tu il primo passo, cercando spiegazioni, disarmando la vendetta, ricominciando, rammendando tenacemente il tessuto continuamente lacerato dalla violenza.

Ascolta il vangelo

Una risposta a “Foglietto del 23 Febbraio 2020”

  1. Questo brano del Vangelo a mio parere parla di santità; Gesù dice che lo scopo della vita è di essere perfetti come è perfetto il Padre. La santità di cui parla Gesù non è qualcosa di astratto, lontano. Solitamente quando si parla di santi , si pensa a persone perfette, che non commettono errori, che non si arrabbiano mai, che vivono distanti dalla realtà; in effetti i santi sono delle persone speciali, non tanto perchè hanno dei poteri particolari, ma perchè con la loro persona vivono immersi nella realtà e sanno compiere passi coraggiosi, trasmettere bellezza; brillano di luce che illumina. Sono persone che come la Luna riflettono la luce del Sole. I santi sono persone che hanno vissuto o vivono le gioie e le difficoltà della vita sostenuti dall’amore di Dio. Credo che Gesù quando ci chiede di essere perfetti, considera ognuno di noi importante perchè a immagine di Dio e quindi abitato da Lui. Nello stesso tempo Gesù desidera che ciascuno di noi rifletta la luce del Padre nei gesti , nelle parole, nella quotidianità, in quello che fa perchè siamo suoi figli.

I commenti sono chiusi.